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venerdì 22 aprile 2016

Abbiamo meno tempo del previsto per evitare il disastro climatico

Da “University of Queensland”. Traduzione di MR (via Bodhi Paul Chefurka)



Le emissioni di CO2, e quindi il riscaldamento globale, potrebbero aumentare più rapidamente di quanto previsto, secondo un nuovo modello dei ricercatori dell'Università del Queensland e dell'Università di Griffith. Il modello include l'”uso di energia per persona” come fattore di previsione, invece di concentrarsi sulle economie o le popolazioni.

Prevede che la crescita della popolazione ed economica insieme con l'aumento dell'uso di energia per persona potrebbero aumentare significativamente la domanda globale di energia e le emissioni di CO2, causando un aumento della temperatura media del mondo di 1,5° già nel 2020. Il modello è stato sviluppato dal professor Ben Hankamer dell'Istituto per le Scienze Biomolecolari dell'Università del Queensland (IMB) e dal dottor Liam Wagner dell'Università di Griffith.

lunedì 28 marzo 2016

Temperature di febbraio: male, malissimo, sempre peggio

Da “Arctic News”. Traduzione di MR (via Maurizio Tron)




Di Sam Carana

L'anomalia della temperatura di terraferma ed oceano di febbraio 2016 è stata di 1,35°C al di sopra della temperatura media del periodo 1951-1980, come mostra l'immagine sopra (prioezione di Robinson). Sulla terraferma, febbraio 2016 è stato di 1,68°C più caldo rispetto al 1951-1980, come mostra l'immagine sotto (proiezione polare).

lunedì 30 novembre 2015

Alcuni fatterelli sulla CO2

di Bodhi Paul Chefurka
traduzione di Stefano Ceccarelli



Alcuni interessanti fatterelli (e qualche opinione) sulla CO2:
  • Per ogni 16 gigatonnellate (GT) di CO2 che emettiamo, la sua concentrazione atmosferica sale di 1 parte per milione (ppm).
  • L’umanità oggi emette circa 40 GT di CO2 l’anno, risultante dalla combinazione di combustibili fossili, produzione di cemento e modifiche dell’uso dei suoli (deforestazione).
  • Come conseguenza, le concentrazioni di CO2 stanno aumentando di circa 2,5 ppm l’anno.
  • Il lungo tempo di permanenza della CO2 in atmosfera fa sì che fintanto che emettiamo CO2, la sua concentrazione atmosferica continuerà a crescere.
  • Ogni dollaro di PIL mondiale prodotto negli ultimi 15 anni ha richiesto l’emissione di una media di 0,6 kg di CO2, anche con l’aumento nella produzione di energie rinnovabili.
  • Se vogliamo che la concentrazione atmosferica di CO2 smetta di crescere, dobbiamo fermare tutte le attività economiche.
  • Anche se cessassimo oggi tutte le emissioni di CO2 fermando tutte le attività economiche, avremmo ancora una quantità pericolosa di CO2 nell’atmosfera.
  • Nessuno ha sviluppato un metodo per portar via quantità industriali di CO2 dall’aria, eccetto (forse) con la riforestazione di vaste distese di quello che sono oggi le aree coltivate.
  • Il mondo non cesserà le sue attività economiche dalla sera alla mattina. Non riusciremo neanche a ridurle significativamente nei prossimi uno o due decenni, a meno che non si verifichi un collasso economico globale – nel qual caso cercheremmo disperatamente di ripristinarle.
  • I prossimi due decenni di emissioni generate dall’economia faranno salire la CO2 atmosferica a oltre 450 ppm.
  • Secondo Wasdell et al., l’aumento di temperatura all’equilibrio a lungo termine prodotto da 450 ppm di CO2 è di circa 5°C.
  • Non sappiamo quanto tempo ci vorrà per stabilizzarci a quell’aumento di temperatura, ma è lì che alla fine arriveremo.
  • Un tale aumento di temperatura non è favorevole alla sopravvivenza di molte specie di piante ed animali, compreso l’uomo. E’ del tutto incompatibile con la nostra attuale civilizzazione.
Ecco perché io credo che noi siamo oggi irreversibilmente fottuti.



Nota di UB: questo pezzo di Chefurka è indubbiamente interessante e l'abbiamo pubblicato come stimolo alla discussione. Però è semplicemente falso dire che "Se vogliamo che la concentrazione atmosferica di CO2 smetta di crescere, dobbiamo fermare tutte le attività economiche." Può esistere un agricoltura sostenibile, e può anche esistere un'attività industriale sostenibile. Non sono magari facili da ottenere, ma sono tutte e due "attività economiche". Tutti abbiamo i nostri limiti, qui Chefurka si  fatto prendere un po' la mano dal pessimismo e non gli possiamo dare tutti i torti, visto quello che sta succedendo in giro.